RESPIRA

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L’arrivo del Covid-19 ha privato milioni di persone del loro respiro. La paura del contagio, di perdere il lavoro, delle crescenti tensioni sociali toglie il respiro. L’inquinamento delle nostre città toglie il respiro. L’acqua del Mare Mediterraneo, se il gommone in cui viaggi si rovescia e tu non sai nuotare, toglie il respiro. Il ginocchio di un poliziotto sul collo perché hai la pelle del colore sbagliato toglie il respiro. La mano di un marito violento se sei una donna che non vuole più essere una proprietà toglie il respiro.

Il respiro diventa la chiave di lettura di un’epoca che porta a galla tutte le nostre contraddizioni e le nostre tensioni più profonde. Siamo orfani di comunità, di senso, di rapporti con la Terra. I paradigmi del passato vacillano, creando lo spazio per nuove priorità, nuove sensibilità, nuove visioni del futuro.

Dopo il successo di E tornerem a baita, piccola perla per lo più in dialetto delle montagne venete dedicata alla sua terra d’origine, Erica Boschiero torna alla lingua italiana con dieci brani di cui è autrice e compositrice, in un percorso che è quasi un concept album su questo tempo. Intrecciando storie di migranti che riposano sul fondo del mare o risplendono nei campi come rubini al sole, di donne abusate dalla stessa mano che incendia foreste e fa strage di animali, di alberi di montagna spezzati da venti eccezionali che nonostante tutto cantano all’uomo canzoni d’amore, Erica Boschiero ci regala uno spaccato del presente, dalle cui crepe si intravede la luce di qualcosa di nuovo. Qualcosa a cui si approda solo attraversando il buio, imparando a restare fermi, riscoprendo l’atto del respirare e del prendersi cura, per poi muoversi in una direzione nuova, nella costruzione collettiva di un’ideale “città della gioia”.

Accanto agli inediti dal nuovo album, alcuni brani tratti dai suoi lavori precedenti e alcuni omaggi alla canzone d’autore internazionale.

Le formazioni, a seconda delle diverse situazioni, vanno dalla one-woman-band con Erica sola ad accompagnarsi alla chitarra, al duo con Sergio Marchesini (fisarmonica), al trio con Marchesini ed Enrico Milani (violoncello), al quartetto, fino alla band al completo: Sergio Marchesini, autore degli arrangiamenti, alla fisarmonica, Enrico Milani al violoncello, Francesco Piovan al basso e contrabbasso, Andrea Ruggeri alla batteria, Gianluca Segato alla chitarra slide e Francesco Ganassin ai fiati.

Info: ericaboschiero.organizzazione@gmail.com

 

 

 

MANCAMENTO AZZURRO

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Del poeta Andrea Zanzotto ricorre nel 2021 il centenario della nascita e Vasco Mirandola, Erica Boschiero e Sergio Marchesini, compiono un viaggio a ritroso nella produzione del grande poeta, alla ricerca di quell’alone “dove i suoni possono dialogare con le parole per portare alla mente, al cuore, quello che la poesia dice ma non dice del tutto”. Zanzotto è stato uno dei pionieri della corrente ecologista nella letteratura italiana e uno dei pochi autori contemporanei sensibile al dialogo tra storia e geografia.

 

E TORNEREM A BAITA

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Concert de dessin sulla montagna e le storie dell’arco dolomitico

con Erica Boschiero (chitarra e voce), il fumettista Paolo Cossi (acquerelli), il fisarmonicista Sergio Marchesini e il violoncellista Enrico Milani

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ALBERI –  Canto per uomini, foglie, radici.

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Due noti artisti veneti iniziano con questo progetto una collaborazione su una passione evocativa comune: gli alberi. Un attore e una cantautrice, che hanno in comune una visione poetica del coltivare arte, un giorno si fanno spazio tra i rumori e le sirene, si siedono dentro un albero e ascoltano. Per non smarrirsi, per chiedere aiuto, per ritornare ad essere radice e foglia, per ritrovare il ritmo del mondo. Con il contributo di Enrico Milani al violoncello, Vasco Mirandola ed Erica Boschiero accompagnano il pubblico in un viaggio poetico nel mondo vegetale, dove l’albero si fa protagonista, testimone, metafora, scenario di piccole e grandi vicende umane, nell’intimità di un silenzio che ti canta dentro. Solo questo, un’oasi del sentire.

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PRINCIPESSE UN CORNO!

Percorso musicale all’interno degli stereotipi di genere, con il Coro dell’Università Popolare di Treviso diretto da Erica Boschiero, e la partecipazione straordinaria di Gerardo Pozzi e Daniela Barzan

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DOMANI E’ BELLO

con Erica Boschiero e Michele Dotti

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Avvalendosi dei linguaggi universali del teatro e della musica – supportati, rispettivamente, da rigoroso lavoro di ricerca delle fonti e profonda cultura etica e sociale – lo spettacolo si propone di ampliare la visione sulla realtà odierna che alimenta il nostro quotidiano e, soprattutto, le nostre prospettive sul futuro. Lo fa, non, ricorrendo ad un generico (per quanto, sempre apprezzabile) slancio di ottimismo attuato nonostante il fragore dell’albero che cade, bensì, attraverso il concreto e documentato realismo imposto da una foresta che sta costantemente crescendo.

 

 

SPAESATI – del migrare e di migranti

con Erica Boschiero, Sergio Marchesini e il sociologo Stefano Allievi

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